11.12.2019
notizia

Federico Fellini e gli altri sfollati che si rifugiarono sul Titano: l’Università di San Marino racconta la “storia dell'accoglienza” ai docenti di Rimini

Ateneo

Giovedì scorso Patrizia di Luca del Centro di Ricerca sull'Emigrazione ha presentato al Museo della Città una ricerca attualmente in corso

Documenti, fotografie, memorie autobiografiche e testimonianze audiovisive per accompagnare un’analisi sullo sfollamento dei riminesi che a migliaia si rifugiarono sul Titano dal settembre del 1943, durante la seconda guerra mondiale. È quanto è stato proposto giovedì scorso, 5 dicembre, dalla responsabile del Centro di Ricerca sull’Emigrazione dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Patrizia Di Luca, nell’ambito dell'iniziativa “Mente locale - il prezzo della guerra a Rimini 1943-1944”, rivolta principalmente ai docenti come corso di formazione e andata in scena al Museo della Città.  

Di fronte a una platea di circa 150 persone, Di Luca ha descritto fra le altre cose l’utilizzo delle gallerie della ferrovia come rifugio, sottolineando inoltre la presenza a San Marino di figure come il futuro regista Federico Fellini: “L’incontro ha rappresentato un’opportunità per condividere alcuni elementi di uno studio del nostro Centro di Ricerca, attualmente in corso, e ripercorrere la storia dell’accoglienza offerta dalla repubblica alle persone che fuggivano dai bombardamenti e dalle violenze della guerra, dimostrando la generosità delle autorità sammarinesi e della comunità civile del Titano”, spiega Di Luca. “Le autorità della repubblica - prosegue - cercarono di gestire una situazione di gravissima emergenza e i sammarinesi aprirono le porte delle proprie case. La storia di quel periodo è un esempio con il quale è importante confrontarsi per continuare a essere coerenti con i valori affermati concretamente dalle generazioni che ci hanno preceduti”.

L’incontro è stato organizzato dal Comune di Rimini e dal Museo della Città. Si è svolto in collaborazione con enti e istituzioni come l'Ufficio scolastico provinciale di Rimini, la Biblioteca Gambalunga e l'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea della provincia di Rimini.