DIVERSIÀMOCI

Itinerari creAttivi per le giovani generazioni

4 spettacoli teatrali per le scuole e incontri formativi per gli insegnanti

 

novembre 2016 – marzo 2017

Dipartimento di Scienze Umane

Università degli studi della Repubblica di San Marino

Dipartimento di Scienze dell’Educazione

Università di Bologna

 SEGRETERIA DI STATO ISTRUZIONE E CULTURA

 ISTITUTI CULTURALI

 In collaborazione con Authority per le pari opportunità della Repubblica di San Marino  

Bologna-San Marino, 15 giugno 2016

a cura di Federica Zanetti e Maddalena Lonfernini

Gli spettacoli

Progetto Diversiàmoci: obiettivi e programma 2016/17

29 -30 novembre - Matinée per scuole elementari (secondo ciclo)

LA BELLA E LA BESTIA

Compagnia Il Baule Volante

Una produzione in collaborazione con Accademia perduta /Romagna Teatri Centro di Produzione Teatrale

Regia: Roberto Anglisani
Testo: Roberto Anglisani e Liliana Letterese
Interpreti: Liliana Letterese e Andrea Lugli
Musiche: Vivaldi, Britten, Battiato, Mertens, Bach, Shostakovich
Costumi: Sartoria Equipe e Lorenzo Cutuli
Coreografie: Caterina Tavolini

Attraverso la classica storia di un amore impossibile, di un amore che supera ogni barriera, “La Bella e la Bestia” ci parla innanzitutto del tema della diversità, ed in particolare dell’accettazione del diverso e dell’ ”altro da sé”. Una diversità che spesso si manifesta anche nella realtà proprio nello stesso modo in cui avviene nella fiaba e cioè attraverso un particolare aspetto fisico: dal colore della pelle, come dall’ essere troppo magri o troppo grassi, o comunque lontani dai canoni di bellezza perfetta proposti dai mezzi di comunicazione.

 

17 gennaio 2017– Spettacolo per la Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado

Teatro dell'Orsa

QUESTO E' IL MIO NOME

Con i richiedenti asilo e rifugiati ospitati a Reggio Emilia
Ogochukwu Aninye, Mamoudou Camara, Djibril Cheickna Dembélé, Ousmane Coulibaly, Ezekiel Ebhodaghe,  Lamin Singhateh e il mediatore culturale Abdoulaye Conde

Coordinamento: Marco Aicardi
Ideazione e regia: Monica Morini e Bernardino Bonzani
Collaborazione alla drammaturgia: Annamaria Gozzi
Ideazione luci: Lucia Manghi
Tecnica: Andrea Alfieri

Una finestra aperta su storie invisibili, un orecchio rovesciato su un canto che attraversa i mari e i deserti, uno spazio e un tempo per lasciare un segno. Da Senegal, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Nigeria, Gambia, sul palco si srotolano le orme di Odissei in viaggio. Storie incise nella polvere e nella carne, scintille di memoria, passi protesi in avanti e occhi che guardano indietro.

Il progetto teatrale si inserisce nei programmi di intervento per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati a Reggio Emilia. Il teatro assume una dimensione sociale, di cura della persona, oltre che di trasmissione della cultura. Giovani migranti dell’Africa sub sahariana si mettono alla prova sul palco di un teatro, sono portatori di saperi, storie e cultura di un mondo che inesorabilmente si avvicina verso l’Europa. Ci rivelano sguardi e prospettive che non possiamo conoscere se non incontrandoli, mettendoci in ascolto. Energia, slancio vitale, speranze di futuro che meritano di essere ri-conosciute, senza smorzarsi sopite nelle attese di un respingimento, di un diniego. Arrivati con niente portano tutto sé stessi, ci arricchiscono di nuove parole, suoni, idee, cuore, braccia e gambe. Ci aiutano a ricordare la dignità di ogni persona.


22 marzo 2017 - Matinée per scuola dell’infanzia (dai 4 anni)

IL LUPO E LA CAPRA

Compagnia Rodisio in collaborazione con il Teatro delle Briciole

Storia di due ribelli inconsapevoli e quindi di un'utopia - dice il sottotitolo - chiarendo la chiave dello spettacolo che si ispira al racconto “In una notte di temporale”, del giapponese Y.Kimura, (vincitore in Italia nel 99 del Premio Nazionale Libro per l'Ambiente). Un lupo e una capra, dunque, (lui Davide Doro, lei Manuela Capace), perfetti nell'incarnazione dello stereotipo che vuole il lupo tracotante e vorace, lei timida e vezzosa. Il lupo, quintessenza del nero. Lei, l'apoteosi del candore. Tra i due s'intreccia una schermaglia che ripercorre i paradigmi dell'immaginario collettivo e diffonde piccoli brividi di paura nel pubblico dei più piccoli. Ma accade che tra i tanti racconti che si rifanno ai luoghi comuni, se ne insinui uno diverso: in una notte di temporale, il lupo e la capra cercano rifugio nella stessa capanna, al buio non si riconoscono, e si scoprono più vicini di quanto si possa credere: entrambi vittime della stessa paura, entrambi stimolati a una reciproca curiosità. Si può dunque uscire dallo stereotipo? Esiste la possibilità di aprirsi a una relazione diversa? Questo, lo spettacolo non lo dice, ponendo alla sua conclusione un punto di domanda: saranno gli spettatori a cercare la risposta. Un piccolo gioiello: un testo costruito con grande delicatezza, una scenografia essenziale e suggestiva, tempi teatrali perfetti. E poiché si presta a molteplici livelli di lettura, piace ai bambini e anche agli adulti. 

Informazioni

Per il Dipartimento di Scienze Umane: Maddalena Lonfernini ms.msrinu@ininrefnol.aneladdam

Per l’Ufficio Attività Sociali e Culturali: Marilena Stefanoni ms.ap@inonafets.aneliram